Amour

Qui chante la chanson du notre amour



Je t’âme sans frontière avec le coloration de la vie



sabato 16 febbraio 2013

Bianco Foglio e Caro Figlio


Bianco foglio,
Trifoglio,
Aspide,
Carretto ….
che suona e passa,
passa e suona!
Sento perfetto
-         Che avete detto?-
-         Suono il clarinetto!-
-         Di mare?-
Fanfare … addormentate
nell’estate che evapora
sotto un sole cocente,
la lepre scappa
e scappa anche il vitello
era giorno
ora è notte.
-         Ti hanno preso a botte?-
Nella Corte di Federico,
dell’Imperatore!
-         Sento un rumore!-
Afflitto dal vento del deserto
resto aperto
a ogni intrusione meccanica
che morde la Terra!
-         Andate in guerra?-
-         Vado a Gibilterra!!!-
-         Salutatemi la mamma!-
-         Ho solo un colpo in canna!-
-         No, quella non vi inganna!-
-         Allora sparo?-
-         Certo è molto raro!-
-         Vi ammazzo?-
-         Avete un lazzo?-
-         Volete che vi strozzi?-
-         Perche nei gargarozzi?-
Il vecchio è sordo come una campana!
La notte sale e aspetta.
Il giorno va già a letto.
L’alba nascerà col sole
e nuove parole …
-         Si mi piacciono le viole! Oh, le violette!!-
-         Ho ancora due sigarette!-
-         Partite in sette?-
-         No in otto!-
-         Certo il cappotto!-
-         La vorrei vedere morto!-
-         Davvero?-
Ma che fa sente?
Il vecchio rimbambito …
-         Non serve un cappotto corto. Fa freddo e nevica
in Sudamerica!-
-         Oh! È già domenica!-
-         La fisarmonica?-
-         Suona che suona e ce la mandi buona!-
-         Una cosa è sicura della padrona …
Lo dico a voi, che avete una luce negli occhi,
quella non si fa mangiare dai pidocchi!-
Nuvole gonfie e tronfie,
come aironi cenerini,
volano in ordine e forma
con rituale antico,
ma il vecchio pappafico
nella sua cupa notte
vede brillar di scatto
ogni luce vespertina e,
senza una parafrasi,
manda in cantina il Sole e la Luna a passeggio
per far qualche borseggio
di rapide figure
disperse nella nebbia
e perse nella rabbia.
-         Che fa vuole una gabbia?-
-         Voglio tagliarvi il gozzo!-
-         No, non sia in imbarazzo!-
-         Allora scorcio e taglio?-
-         Che avete nel bagaglio?-
-         Un’ascia ed un pugnale!-
-         Sarà un pasto frugale,
non vi preoccupate, niente regali e doni!-
-         Che Dio mi perdoni.-
-         Si è vero: siam più buoni!-
-         Deve essere il Natale!-
-         Che sciocco, il Cardinale,
sapete che gli è apparso?-
-         Un grosso Pellicano?-
-         Un anima defunta, in cielo un tempo assunta!-
-         L’anima dell’amante!-
-         Era proprio Bramante!
Lo avete già saputo?-
-         Era solo un pennuto con piume e penne e becco!-
-         In forma di stambecco?
No, di grande architetto!-
-         Non reggo sto dispetto,
ora lo ammazzo il vecchio … -
-         Siete troppo gentile lo vedo in vostro occhio!-
-         Pidocchio!-
-         Pinocchio?-
Il vento nel giardino
è come un malandrino,
che dopo il male fatto,
fischietta e fa lo gnorri!
Mentre nel gran Salone,
le dame fan l’inchino
al Giudice latino e al Cavalier Cortese,
i luminari spenti
giocano con i serpenti ….
E si rinnova il lutto
e si riveste il giorno,
meditando il ritorno,
dell’illustre Interdetto!
Si da un lussurioso banchetto:
-         Signori le castagne!-
-         Signora le Montagne … Le Montagne!-
-         Volete ancora proseguir con vostre lagne?-
-         Volevo solo dir che il furbo vince,
mentre il cretino gioca e il saggio sparisce!-
-         Finezze da coltello,
questo vorrei che fosse
per sempre un Gran Bordello!-
-         Per voi qualunque cosa,
oh donna generosa!-
-         Su datevi da fare: leccar, leccar, leccare!!!-
-         Come, donna, parlar alla mia persona osa?-
-         Figlio dei fiori del deserto?-
-         Io? Giglio in campo aperto!-
E mentre il lutto avanza il terremoto finale
sento venir dai monti un canto di Natale.
- Piero della Francesca?-
- Filotto della Girardesca!-
            E si rinnova il lutto
e si riveste il giorno,
meditando il ritorno,
dell’illustre Interdetto!
      -    Bianco, mio Bianco Figlio!?-
      -    Mi disturba il tuo sbadiglio!
Il tuo fiato pesante,
il tuo grosso brillante!
Tutto mi stanca della tua persona
…..come le cosce e il petto e la corona!-
E si gettò sul letto
come dal ponte un matto.
Le afferrò le caviglie e sulle gambe perfette
la baciò, la leccò, la carezzò fino alle tette.
Lei, che lasciva, sentiva dentro il suo sesso
perse la Luna e il Sole in quel consesso!
Ditemi voi se avete ancora orecchio,
ditemi voi se avete ancora occhio,
ditelo, se parlar non v’è più del dovuto,
che il Gallo la gallina s’è fottuto?
Bianco foglio,
Trifoglio,
Aspide,
Carretto ….
che suona e passa,
passa e suona!
Chi la canta e chi la suona …..
la litania del santo Addolorato
Mentre sopra il suo letto,
tutto sfatto,
si addormenta per l’ultimo suo atto.
E si rinnova il lutto
e si riveste il giorno,
meditando il ritorno,
dell’illustre Interdetto!
- Soddisfatta  Signora del mio uccello di vento?-
- Che sciocca son venuta senza sangue o spavento!-
- E’ questo il mio talento!-
- Caro Figlio ….-
- E’ un imbroglio?-
- Non che io sappia che nel mare è scritto,
   che il seme giovane, di cui m’hai coperto,
   vada nel ventre di chi ti ha generato!-
- Come partir per guerra fa il soldato?-
- Bianco Foglio e Caro Figlio
non sognare che io ti imbroglio. –
- Quale, madre, è il mio sbaglio?-
- Niente mente alla Natura
   ogni voglia di creatura!-
E si rinnova il lutto
e si riveste il giorno,
meditando il ritorno,
dell’illustre Interdetto!










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